sabato, luglio 02, 2016

A mio padre

Un anno. E' passato un anno. Un anno intero che mi è servito per uscire davvero dal buco in cui ero. Non passa giorno senza che io pensi a te, eri il quotidiano per me che ero l’intero tuo mondo. Ogni giorno qualcosa ancora mi parla di te. Sei in ogni pezzo al pianoforte che ascolto e sei ogni vecchietto malfermo che incontro.  Sei il pescatore che all’alba lancia l’amo nell’acqua e sei l’acqua del lago, che mi parla di me.  Sei nei libri che ho conservato e non riesco a sfogliare, sei nella musica che ancora non riesco ad ascoltare e sei tutte le fotografie che non sono stata capace di guardare.  Sei tutte le cose che avresti potuto fare e che, invece, hai lasciato andare. Sei ogni ambulanza che passa, ogni spesa che faccio e sei in ogni cosa che semplicemente mi fa pensare: “questo papà lo poteva amare”. 

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